
Questa storia ci induce quindi a guardare al futuro con maggiore ottimismo e forza d’animo: il 2 giugno, oggi come ieri, è una festa per tutti gli italiani.
(Sergio Mattarella)
Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica, si celebra la Festa del nostro Tricolore, si celebra la prima volta delle donne italiane chiamate al voto, si celebra la Festa di tutti noi italiani.
All’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia si formò un governo di Unità Nazionale che dovette affrontare due questioni prioritarie: la prima era quella di chiamare al voto il popolo italiano per scegliere se mantenere la Monarchia oppure proclamare la Repubblica; La seconda era quella di elaborare una nuova Costituzione che garantisse stabilità istituzionale.
Il 2 giugno 1946 gli Italiani, tutti gli Italiani, anche le donne per la prima volta nella storia d’Italia, si recarono alle urne scegliendo di dar vita alla Repubblica, si trattava del primo suffragio universale. La scelta tra Monarchia e Repubblica fu affidata a un referendum: il 54,27% degli italiani aveva scelto la Repubblica mentre il 45,73% votò per la Monarchia. Il sovrano Umberto di Savoia venne esiliato in Portogallo, venne eletta l’Assemblea Costituente, la quale ebbe l’onore di scrivere ed elaborare il testo della Costituzione e di eleggere il primo Presidente della repubblica: Enrico De Nicola. Curioso come all’interno della Costituente vennero elette anche ventuno donne, come ad esempio Nilde Jotti, che fu Presidente della Camera, Angelina Livia Merlin che oltre ad essere Senatrice, entrò a far parte della commissione antimafia nel 1958, Filomena Delli Castelli membro di Azione Cattolica divenne esponente della Resistenza ma si occupò anche dei profughi di guerra che giunsero in Abruzzo, sua terra natia. Divenne deputato alla Camera.. Donne che diedero il loro contributo alla neonata Repubblica italiana. Il 2 giugno 1947 fu celebrata per la prima volta la Festa della Repubblica, l’anno seguente ebbe luogo la prima parata delle forze armate ai Fori Imperiali, però perché il 2 giugno sia dichiarato Festa Nazionale, si dovette attendere il 1949. Quest’anno le celebrazioni seguiranno il protocollo: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella si recherà all’Altare della Patria deponendo una corona alla tomba del Milite ignoto, seguirà la parata militare ai Fori Imperiali, che nei due anni precedenti non ha avuto luogo a causa della pandemia da Covid-19, infine si assisterà all’esibizione delle frecce tricolore sui cieli di Roma. La storia del nostro Paese è ricca di eventi complessi e articolati ma per comprendere il presente, per guardare al futuro,non solo in termini di politica interna bensì da una prospettiva globale, è necessario comprendere il passato, saperlo leggere con uno spirito critico che possa indurre gli adulti, i giovani e le generazioni future a costruire un pensiero profondo e non superficiale circa gli eventi storici che hanno reso possibile la nascita della Repubblica italiana come la conosciamo oggi. Dar vita a un futuro prospero, basato su sostenibilità, sulla tutela della salute pubblica, garantendo diritti e doveri fondamentali di ogni singolo cittadino, trovano il loro fondamento nella Costituzione.